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La vita come una partita di golf, tra partenze e ripartenze: ecco ‘Prega per me’ dei Todo Modo

Una partita di golf è l’immagine che, secondo i Todo Modo, meglio si addice a fare da metafora della vita, con i suoi stop, le sue partenze e ripartenze.
Il secondo lavoro per i Todo Modo che, con ‘Prega per me‘, si confermano una delle realtà più interessanti del panorama italiano di oggi.
I Todo Modo sono nati due anni fa dalla collaborazione tra Giorgio Prette, ex batterista degli Afterhours, il cantautore Paolo Saporiti e Xabier Iriondo, chitarrista e polistrumentista degli Afterhours.
‘Prega per Me’, secondo album dei Todo Modo, è un personale lavoro di cantautorato italiano e noise rock.
Testi che si svelano lentamente tra melodie cucite su pattern di batteria e stilettate di chitarra. I dodici capitoli di ‘Prega per Me’ sono fotografie del nostre Paese, storie indipendenti, figlie di uno stesso sentire.

«La copertina del nostro disco – parola di Giorgio Prette e l’immagine promozionale, entrambe legate al golf, parlano delle nostre storie personali e famigliari. In copertina uno dei nostri padri, l’ultimo a lasciarci, evoca i nostri affetti, le nostre radici. Il golf è la metafora della partenza e della ripartenza, buca dopo buca, delle nostre partite-vite personali, al riparo da schemi comuni come la fede religiosa. Con uno swing, gesto dinamico e ritmico, la pallina vola verso il futuro ma non può prescindere dalla fiducia, la stessa fiducia che solo un buon padre sa infondere al proprio figlio».

E’ l’anno 2017. Come un clandestino nasce ‘Prega per Me, secondo disco dei Todo Modo. Le piccole storie si intrecciano in un unico grande grido, una preghiera laica. Testi che si svelano lentamente tra melodie cucite su pattern di batteria e stilettate di chitarra che, come lame, trasformano la materia e la plasmano e che, come magma che scorre sotto la pelle, agitano la vita di un Paese raccontato e colto nella sua quotidianità, tra le falde aperte dell’individuo, della coppia, di tutti noi colti nel vivo del presente. Fotografati. Brani e storie indipendenti, figlie di uno stesso sentire.

La mazza che gira alta, stretta tra le mani, sopra la testa di un giovane giocatore di golf che ha avuto la forza di scagliare la prima pietra… O era soltanto una pallina?


TRACKLIST

  1. La fine del mondo
  2. Non vedi che fa male
  3. Clandestino
  4. Prendi a calci i tuoi dolori
  5. Passaggio a livello
  6. Vero
  7. Fino a farmi male
  8. Non dite niente
  9. La figlia del re
  10. Prega per me
  11. Nel nome mio
  12. La ballata di Rouen
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