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Una canzone al giorno – Fabrizio De Andre’: Se ti tagliassero a pezzetti (9 luglio 1981)

Nel luglio del 1981 Fabrizio De Andrè pubblica il suo decimo album d’inediti, intitolato semplicemente con il suo nome ma, nel tempo, chiamato da tutti L’indiano per via del dipinto in copertina che raffigura un nativo americano a cavallo di Frederic Remington intitolato The Outlier (1909). 

Pur non essendo strettamente un concept album, il disco approfondisce legami e differenze tra il popolo sardo e quello dei pellerossa, entrambi secondo Faber vittime della colonizzazione. È il secondo disco in cui il cantautore genovese si avvale della collaborazione de cantautore veronese Massimo Bubola così come nel precedente Rimini del 1978, ed è il primo disco d’inediti dopo il tour trionfale con la PFM e dopo il rapimento e la prigionia di de Andrè e Dori Ghezzi avvenuto in Sardegna dal 27 agosto al 20 dicembre 1979 da parte dell’anonima sequestri, esperienza tremenda e rivelatrice a cui il cantautore ha dedicato la canzone Hotel Supramonte proprio nell’album di cui stiamo parlando. 

In quell’occasione, giusto per evidenziare la statura morale gigantesca dei soggetti in questione, Fabrizio e Dori condannarono i mandanti ma perdonarono i carcerieri e la manovalanza. Faber disse: “Capiamo i banditi e le ragioni per cui agiscono in quel modo, sebbene il reato di sequestro di persona sia tra i delitti più odiosi che si possano commettere”. 

Fiume sand Creek, Quello che non ho, Il canto del servo pastor, Hotel supramonte, Se ti tagliasserò a pezzetti. Una manciata di canzoni per un disco immortale.

[Rubrica a cura di Carlo Puddu]

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