Battiato muore nella sua casa di Milo in provincia di Catania, il 18 maggio 2021.
E’ come se d’un tratto sparisse il paesaggio, un pezzo di mondo, la geografia, gli aggettivi, i nomi delle strade, i fiumi, la Mesopotamia, il deserto, le canne di bambù, le aquile, gli uccelli, l’alba, l’imbrunire, i capitani coraggiosi, le vecchie bretoni, i danzatori bulgari, i villaggi di frontiera, i volontari laici, gli alberghi a Tunisi, i contrabbandieri macedoni, i bonzi, la dinastia dei Ming, Beethoven, Sinatra, i profughi afgani, il grigio, il blu, il mare nel cassetto, Ruby Tuesday, Mr. Tamburino, i rapimenti mistici, la Prospettiva Nevski, le fantastiche operaie, i sentieri di montagna, Radio Tirana, Radio Varsavia, i mantra, gli Hare Hare, i commercianti punici, gli studenti di Damasco, i cammelli, le grondaie, le guardie russe, i vecchi coi rosari, le correnti gravitazionali, le musiche balcaniche, le ore di ginnastica, gli orinali, Alexander Platz, il mese di febbraio, Berlino Est, le geometrie esistenziali, lo spazio, la luce, l’ombra, il silenzio, l’oceano, la pazienza, i gesuiti, gli eremiti, gli euclidei, le squaw pelle di luna, Urano nel leone, le penne stilografiche, la grazia di Nijinsky, i disertori, i doganieri, il passaggio dei treni, Vivaldi, Ejzenstejn, Stravinsky, le sabbie colorate, le renne della tundra, gli idioti dell’orrore, i balletti, i lupi, l’insalata, le ortiche, la new wave italiana, il free jazz punk inglese, i fuochi accesi, la bonaccia d’agosto, Avenue Park, l’Uno al di sopra, le meccaniche celesti, il transito terrestre, le biciclette di Shangai, le sirene d’Ulisse, le prostitute libiche, lo shivaismo tantrico, le zingare del deserto, i valzer viennesi, le cavigliere del Katakali, le meccaniche divine, gli echi delle danze Sufi, le trame di un canto.E ritrovarsi poveri senza pudore né calore.
[Rubrica a cura di Carlo Puddu]