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Una canzone al giorno – Lucio Dalla: Balla balla ballerino (4 maggio) [Video]

A cavallo tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, Lucio Dalla scrisse tre dischi pieni di canzoni di incredibile bellezza e profondità e con suono inedito, difficile da etichettare: Com’è profondo il mare (1977), Lucio Dalla (1979) e Dalla (1980). 
Da qualche anno circola la teoria che la canzone Balla balla ballerino, che apre l’album “Dalla”, parli della strage di Bologna del 2 agosto 1980. La bomba messa nella sala d’attesa della stazione che uccise 85 persone e che segnò in maniera profonda il nostro Paese. Sono tanti gli articoli e i post che ultimamente alimentano questa leggenda metropolitana. Il disco uscì appena un mese dopo le vicende della stazione di Bologna, ed è davvero difficile immaginare che la canzone sia stata scritta, arrangiata, registrata e pubblicata in così poco tempo, ma soprattutto se quel “treno Palermo-Francoforte” fosse stato realmente un aggancio alla cronaca, Lucio Dalla, oltretutto bolognese, lo avrebbe sicuramente chiarito. 
Addirittura, c’è chi si è spinto oltre trovando riferimenti anche ad altre vicende degli anni di piombo: la bomba sul treno Italicus del 1974 o perfino che il ballerino della canzone sia Pietro Valpreda, l’anarchico e ballerino, accusato di essere autore della strage di Piazza Fontana (Milano, 1969) e assolto nel 1979. 
Tutto molto suggestivo ma fuorviante per una canzone d’amore totale, come tante di Lucio Dalla di quegli anni. Una canzone che è un inno alla speranza e all’ amore assoluto, quello ostacolato o sbagliato per la società, che tuttavia è amore e combatte contro tutto e contro tutti. Un’ altra delle tante canzoni visionarie di Lucio Dalla, scritta con una lingua meravigliosa, che ci riporta stralci di vita, mondi e personaggi che si stampano in testa.  
«Io credo nel futuro, ma cosa sia poi esattamente questo futuro, cosa ci porterà non te lo so dire. Io faccio canzoni, una cosa che per sua costituzione ha un suo naturale contenuto di ambiguità».  

[Rubrica a cura di Carlo Puddu]

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