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Una canzone al giorno – Jimi Hendrix: Spanish Castle Magic (15 agosto 1969)

Il festival Woodstock si tenne nella fattoria di Max Yasgur (600 acri) a Bethel, fuori New York.
Il 15 agosto 1969 ebbe inizio il festival musicale che andò avanti tre giorni, arricchito dall’esibizione di artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, gli Who, Crosby Stills Nash & Young, Jefferson Airplane, Santana e Joe Cocker. Un evento sconvolgente, irriverente e anticonformista che ha coinvolse tutti, uomini, donne, giovani di tutte le età.
Nella storia dei festival musicali, Woodstock rappresenta uno spartiacque. 500.000 persone, riunite sotto un palco per dare forma a una limpida istantanea della controcultura giovanile degli anni Sessanta. Libertà. Pace. Amore. Ideali mai ripetuti con la stessa veemenza e concretezza.
Gran parte del pubblico presente è entrato senza pagare il biglietto, perché, come sostenevano all’epoca i decani del rock, “l’arte non si paga”. Ciò che gli organizzatori non raccolsero, lo compensarono con l’interesse degli anni successivi, con l’uscita di un film-documentario sull’evento e la pubblicazione di cinque album con le migliori performance dell’evento.

Al Festival di Woodstock ci furono due morti e due nascite. Un ragazzo perse la vita a causa di un’overdose e un altro fu investito da un trattore mentre dormiva su un prato. Una delle due nascite è avvenuta in elicottero, la seconda in auto.

Tra i momenti più emblematici della tre giorni di rock, pace e amore, tutti ricordano la performance di Jimi Hendrix. Due ore circa di esibizione.


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