La luna piena di aprile porta con sé la title-track del nuovo album di Peter Gabriel, ‘i/o‘.
Inizialmente – ma parliamo del 2002 quando all’uscita di ‘UP’, Gabriel annunciò che era ‘quasi’ pronto il suo successore e che si sarebbe intitolato ‘i/o’ -, quelle due lettere stavano per ‘in’ e ‘out’ e si potevano leggere più come ‘inclusivo/esclusivo‘, quindi aveva un senso più sociale che altro.
Poi, il tempo è passato. Vent’anni non sono pochi e, quindi, anche il concetto si è evoluto in qualche maniera e ha preso un significato vicino, ma diverso. Si è infatti trasformato in ‘input’ e ‘output’, mutuando, in questo modo, un linguaggio e un significato decisamente più ‘tecnico’.
Gabriel stesso spiega che si tratta di un concetto che ha innescato idee sulle cose che assimiliamo e tiriamo fuori da noi stessi. «Ho cercato – dice – di parlare di interconnessione del tutto. Più invecchio, sebbene magari non diventi più intelligente, ho imparato diverse cose e, tra queste, per me ha decisamente molto senso che non siamo delle isole indipendenti, cosa che spesso ci piace pensare di essere. Siamo, bensì, parte di un qualcosa di unico. Siamo parte di un insieme».
Secondo Peter Gabriel, se riusciamo a considerarci parte del tutto, scopriamo che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare e su questo ha incentrato il brano che dà il titolo all’album.
L’artcover e, di conseguenza, l’opera d’arte correlata, è affidata a Olafur Eliasson, che Gabriel definisce addirittura ‘il re della luce’, ritenendolo un mix tra l’artista e il mago.
«Ha sempre una missione – commenta Gabriel parlando dell’artista – e qualcosa da dire sul mondo, la natura, la luce e la nostra esperienza in questi ambiti, aiutandoci, in questo modo, a riconsiderare come interagiamo con il nostro ambiente» e si è detto felice che avesse accettato di far parte del suo progetto.
In questo pezzo troviamo il Soweto Gospel Choir, con il quale aveva già lavorato in passato, in particolare per ‘Down To Earth’, brano che si trova nella soundtrack del film ‘Wall-E’.
E, in effetti, ‘i/o’ ricorda molto da vicino ‘Down On Earth’. Sicuramente qua può contare su un ritornello che si fa ricordare, ma è difficile pensare a questo come a un brano che brilla per originalità.
LYRICS
I’m just a part of everything
I stand on two legs and I learn to sing
It’s not what was said
It’s not what I heard
I walk with my dog and I whistle with the bird
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
So we think we really live apart
Because we’ve got two legs, a brain, and a heart
We all belong to everything
To the octopus’ suckers and the buzzard’s wing
To the elephant’s trunk and buzzing bee’s sting
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
I’m just a part of everything
i/o, i/o
Coming out, I’m going in
i/o, i/o
I’m just a part of everything
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I learn like a baby, I learn like a seed
Spread out my tubers wherever I need
I find any way to attach and connect
And I run like water, no cause or effect
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
When the panting is over and the warmth has run out
Love will be flowing, I have no doubt
With the vehicle in neutral and the ground to be faced
I’ll be all laid to rest in my proper place
Into the roots of an old oak tree
Where life can move freely in and out of me
Stuff coming out, stuff going in
I’m just a part of everything
i/o, i/o
Coming out, I’m going in
i/o, i/o
I’m just a part of everything
i/o, i/o
Coming out, I’m going in
i/o, i/o
I’m just a part of everything
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